C’è una croce

C’è una croce che aspetta ognuno.
Ha il nostro nome scritto e ci appartiene.
Ha con sé le nostre debolezze,
ferite dell’anima
perdoni non richiesti e non concessi.
La parte più pesante di noi stessi.
È una povera croce.
Non serve scapparle.
Ci seguirà ovunque.
Rifiutata, abbandonata, tornerà sempre.
Ignorata, si farà ancora più presente.
Accogliendola con tenerezza,
amandola come parte nostra,

 
   
   

 

 

 

 

 

 
  prendendola ogni giorno
per seguire l’Uomo fatto Croce
e affidandone a Lui il peso,
assisteremo a un altro miracolo
del Dio della vita
del perdono e la misericordia.
Scopriremo, dentro di noi,
che la stessa croce è forza,
guarigione, risurrezione e vita nuova.
Scopriremo, dentro di noi,
i tesori nascosti.
E il Nome nuovo
che nessuno potrà mai cancellare
perché scritto dal Signore Dio,
dentro di noi,
in una croce redenta e luminosa.

 

Dagli scritti di Padre Pio.
Nel corso del giorno, quando non ti è permesso di fare altro, chiama Gesù, anche in mezzo alle tue occupazioni… Vola con il tuo spirito dinanzi al Tabernacolo, e là sfoga le ardenti brame e parla e prega ed abbraccia il Diletto delle anime meglio che se ti fosse dato di riceverlo Sacramentalmente. (Ep.III, pp. 448-502)

 

 

    (immagine di sfondo GETHSEMANI)