RINGRAZIAMENTO X PELL. S.G.R.\ LORETO 2014

Signore, stiamo per concludere il nostro pellegrinaggio fatto con devozione, amore, desiderio di incontrarti e sentiamo il bisogno di dirti grazie perché tu ci hai dato tanto: hai fatto approfondire la nostra amicizia, ci hai insegnato a pregare assieme e vicendevolmente, hai fatto capire a ciascuno che non è il solo a portare un fardello pesante ma attorno ne può intravedere altri assai più grandi e dolorosi.

Ci hai dato la grazia di assaporare momenti profondi ed intimi con te; ci hai accompagnati ovunque, assieme a Maria ed ai tuoi Angeli. Grazie mio Dio!.

Tienici sempre fra le tue mani, perdona le nostre mancanze, aiutaci ad assimilarci sempre più a te; fai che i nostri cuori così come queste nostre mani che si sono legate con fede, che ti hanno accolto nel Sacramento, diventino “benedizione” per chi incontriamo. Aiutaci ad essere generosi nella preghiera, a non escludere nessuno.

Effondi, ti preghiamo, il tuo amore sul nostro Coordinatore P. Agostino che sempre, in umiltà e delicatezza, per tutti si prodiga e donagli serenità e salute per tanti anni a venire. Benedici P. Cirillo che tanto ha lavorato nel e per il tuo nome, benedici le nostre suore Virginia e Federica, amorevoli compagne di viaggio e benedici ancora Nicola nella sua nuova famiglia e mantienilo sempre così come è: cordiale, disponibile, affettuoso e partecipe.

Manda su tutti noi il tuo Spirito di grazia perché ci sia guida e compagnia nel cammino ed ovunque ne possiamo avvertire la presenza.

r.

Testimonianze

Carissimi, come da Raffaella richiesto con tanto calore, eccomi ad impegnarmi in un piccolo modesto contributo sul nostro pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo, alla tomba ed ai luoghi del nostro amato San Pio, ma non solo, perché come tutti ben sappiamo il magnifico padre Agostino e la cara Lella sono capaci di trasformare un viaggio indiscutibilmente impegnativo in una esperienza unica e irripetibile, sia sotto il profilo spirituale che culturale e umano, esperienza completa di un percorso esemplare per le emozioni dell’ animo, della mente, dello spirito, degli affetti. Quest’anno più che mai rispetto al decennio trascorso ho “gustato”(per dirla con Frago) e vissuto con emozione ed intensità particolare tanti momenti in ambienti unici per spiritualità e storia assieme a voi tutti, cari amici, cui sono stata quest’anno in particolare sintonia ed empatia. Tutti noi portiamo a Padre Pio il nostro fardello, ma quando siamo assieme il nostro personale diventa leggero per assumere quello dell’altro e ci ritroviamo a ringraziare il Signore per le nostre prove ed a pregarLo per quelle dei fratelli. A me così è capitato ed anche questo merito dell’atmosfera di grande comunione creata dalla preghiera di padre Agostino, lieve, non insistita, discreta, ma ripiena di altissima profondissima spiritualità, quasi interprete e pregnante del misticismo di quei luoghi, i marchigiani in particolare. Nessuno di noi, credo, dimenticherà la vibrante emozione della funzione in San Claudio o della bellezza di Santa Maria a pié del Chienti o dell’unzione in San Firmano e di altri altri momenti, che lascio al ricordo di ognuno…
Grazie Frago, grazie Raffaella,”pace e bene”a tutti noi che siamo tornati certo più ricchi e fortificati per affrontare e superare con l’aiuto di Dio e la mediazione di San Pio le nostre prove quotidiane. Ciao Vanna.
 

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Sono tornata da questo viaggio-pellegrinaggio arricchita dalla presenza del Signore. Ho vissuto la Chiesa in tutta la sua universalità e ancora una volta ho sentito la presenza dello Spirito Santo e di Maria; il nostro gruppo, con l’aiuto della preghiera, si è amalgamato: io nuova, me ne sono sentita parte, accettata, accolta, amata; questi sono i doni grandi del Signore e questo per me è già un miracolo!
Ho pregato tenendo nel cuore le persone più care anche se in quei momenti non ho ricordato i nomi di tutti: so che il Signore guardava oltre. Ho pregato tanto per i miei figli e le loro famiglie, ho affidato anche me stessa a Lui, che possa essere sempre capace di fare la Sua Volontà non la mia e mi sono abbandonata a Lui.
In queste Chiese meravigliose ho pregato: nel Duomo di Orvieto, nella ricca e immensa chiesa dedicata a S. Pio, nelle antiche Abbazie di Fiastra, S. Claudio in Chienti, S. Maria in Chienti, nel grande Santuario di Loreto dedicato alla Madonna nera, a S. Firmano, non lontano da Recanati, antica Abazia dove, durante la Messa P. Agostino ci ha impartito il Sacramento dell’Unzione degli infermi.
In pullman ho ascoltato tante belle preghiere recitate dalla voce intensa di Raffaella: col suo carisma ci ha condotto in quei giorni con mano ferma ma con tanto amore facendoci anche sorridere con le sue barzellette. Anche la presenza di P. Cirillo, frate missionario in Africa, ci ha ricordato l’universalità della Chiesa, dalla sfarzosa ricchissima cripta dove riposa il corpo di S. Pio, alla grande povertà che vive la chiesa in Africa.
Signore grazie perché nella mia, ormai lunga vita, Ti ho riconosciuto e Ti chiedo che Tu continui a tenermi per mano in questo ultimo cammino terreno che sto percorrendo. Annalia.

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Al mattino del mio rientro a casa, il mio cuore desidera rendere lode al Signore che ci ha permesso di ricevere grandi doni in questo pellegrinaggio. Prima di tutto perché “ci ha chiamati” e abbiamo potuto rispondere ….. Il Signore è “nascosto” ma con uno sguardo attento scorgi i segni del suo camminare con noi e si fa vicino soprattutto negli amici che ti pone accanto. Persone che sono tribolate da tanti affanni ma che portano i segni della speranza e della fede e non sono “schiacciate” perché in Gesù vi è la salvezza. All’inizio del viaggio, con il passaggio attraverso la Porta Santa del duomo di Orvieto abbiamo avuto la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria … che grande dono! Essere passati da questa porta vuol dire che vogliamo appartenere solo a LUI e il nostro impegno a non aver alcun attaccamento al peccato e il desiderio di vivere un rapporto di amore con Dio e il nostro prossimo. La visita alle abbazie di Fiastra, S. Claudio, S. Maria Piè di Chienti, S. Firmano apre il cuore allo stupore che suscita la bellezza di luoghi di grande spiritualità immersi in un paesaggio così bello e silenzioso. L’antichità di queste costruzioni richiama alla mente tutti i”santi” che hanno pregato in questi luoghi, la storia passata ….. Dio, presente oggi come allora, soprattutto lontano dalla confusione, dal rumore poiché le cose essenziali della nostra vita avvengono nel silenzio e nel nascondimento. E’ in questo ambiente che la Parola di Dio porta i suoi frutti: nell’umiltà e nella semplicità. Facciamo nostre le parole di gratitudine e di lode del nostro serafico padre S. Francesco:
“ Laudato sì, mi Signore, per sora nostra matre Terra, la quale ne sustenta e governa, e produce diversi frutti con coloriti flori et herba.”
“ Laudate et benedicete mì Signore e rengraziate e serviateli cum grande humilitate.”
Con riconoscenza alle suore dei monasteri di clausura che hanno pregato per la buona riuscita ( in senso spirituale) del nostro pellegrinaggio, a tutti i partecipanti, a Raffaella, Padre Agostino, Padre Cirillo, Suor Virginia e Suor Federica, auguro Pace e Bene. Vostra sorella in Gesù R
ita

 

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