Storia della statuetta di Gesù Bambino

Nel settembre del 2007 un confratello, ad una telefonata per chiedergli il calendario da tenere gli esercizi spirituali ai Gruppi di Preghiera della diocesi di Genova sulla figura di P. Pio, mi dice espressamente al telefono che voleva donare una statuetta rappresentante Gesù Bambino.

Rimasi molto meravigliato della sua gentile offerta, attesi, e fu così che ad un pellegrinaggio in S. Giovanni Rotondo il padre ci raggiunse nell'albergo in cui pernottavamo e mi dette la statuetta dicendo:

     

“ ...la quale durante tutto il periodo natalizio di un anno, di cui non sono in grado di specificare la datazione, è stata nella cella n. 1 di San Pio da Pietrelcina.

       Quando il Padre la restituì alla figlia spirituale Enedina Mori, che gliel'aveva data da tenere un po' con sé, l'effigie ha emanato per ben una settimana un profumo soavissimo, avvertito da più persone, che la venerarono.

       Enedina, prima della sua morte, avvenuta a S. Giovanni Rotondo il 29.12.2005, ha consegnato a me la sacra effigie, perchè ne disponessi a mia discrezione.

       Avendo io predicato più volte gli esercizi spirituali ai Gruppi di preghiera di P. Pio della città di Genova, ho pensato che tale tenera immagine – la quale ha mostrato un prodigio certamente per intercessione del Santo nostro confratello – potrà aiutare a tener vivo nel fedeli il desiderio di continuare a pregare secondo il suo esempio e la sua spiritualità”.

Detta statuetta con marchio della provincia cappuccina di Foggia è affidata alla provincia religiosa cappuccina di Genova, a disposizione mia per i Gruppi.

fragostino

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